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Prendere il sole senza rischi: prevenire con consapevolezza

Intervista al Dott. Matteo Manzo su come ridurre i disturbi legati ad una scorretta esposizione ai raggi solari

L’estate è alle porte e con le temperature favorevoli in molti cominciano a dedicarsi alle prime esposizioni solari alla ricerca di un colorito più luminoso e piacevole. Al di là delle ragioni estetiche, i benefici del sole in termini di salute sono ben noti: dall’attivazione della vitamina D ai benefici su muscoli e articolazioni, a quelli circolatori. Ma allo stesso tempo, un’esposizione prolungata in assenza di un’adeguata protezione può portare all’insorgere di problematiche come invecchiamento cutaneo, eritemi, scottature solari e nella peggiore delle ipotesi di patologie come il cancro della pelle. 

Abbiamo chiesto al Dott. Matteo Manzo, specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, quali possono essere i maggiori problemi legati ad un’esposizione prolungata ai raggi solari e come prevenire eventuali disturbi. 

Dott. Manzo, che tipo di danni provoca una scottatura solare alla nostra pelle?

“Oltre che a donarci un aspetto gradevole, una corretta esposizione solare è necessaria per il corretto funzionamento della vitamina D, essenziale per il metabolismo osseo. L’eritema solare è la manifestazione della scottatura, il che comporta una vasodilatazione ed un aumento delle citochine infiammatorie a livello dermico. Con esposizione prolungata e non controllata si può arrivare ad un vero danno da ustione superficiale, con formazione di vescicole e bolle a livello cutaneo.”

Le prime esposizioni solari devono essere limitate nel tempo? 

“Sì e dovrebbero essere effettuate con l’utilizzo di filtri solari e nelle ore meno calde della giornata, in modo da non esporre la cute ai raggi più intensi e pericolosi.”

Le creme solari con fattore di protezione proteggono realmente al 100% dai raggi Uva?

“I solari sono ottimi alleati nel prevenire i danni da foto esposizione ma devono essere utilizzati nel modo corretto. Con il passare delle ore il solare perde di efficacia e andrebbe rinnovato regolarmente, soprattutto quando ci si bagna.”

Una persona già “abbronzata” o con la carnagione scura corre meno rischi con un’esposizione prolungata o con fattore di protezione più basso?

“Sì in quanto la cute ha già provveduto alla produzione di un fattore protettivo che è la melanina. Inoltre una cute abbronzata presenta uno strato corneo più consistente, il che contribuisce ulteriormente alla protezione.”

Le lampade abbronzanti fanno meno male di un’esposizione solare diretta?

“Le lampade solari accelerano il processo di fotoinvecchiamento quanto ed anche più dei raggi solari. Di conseguenza è dannoso l’abuso o l’uso scorretto, come confermato da diversi studi scientifici e dall’OMS.”

Quale è la differenza tra raggi UVB e raggi UVA?

“La differenza sostanziale è nella lunghezza d’onda dei raggi UV. I raggi UVB hanno una lunghezzza d’onda che varia tra i 280 ai 320 nm, penetrano fino all’epidermide e sono responsabili dell’abbronzatura. L’esposizione prolungata può essere dannosa in quanto possono alterare il DNA delle cellule epidermiche e favorire la comparsa di tumori cutanei. I raggi UVA hanno una lunghezza d’onda variabile tra i 320 ed i 400 nm e riescono a penetrare fino al derma. Sono responsabili della maturazione della melanina. Di contro però possono essere responsabili di alterazione e distruzione di fibre collagene ed elastina, provocando un danno cutaneo a lungo termine, con formazione di rughe, macchie ed altri inestetismi. Anche la luce blu visibile ad alta energia è responsabile di un danno a livello del DNA delle cellule cutanee. Pertanto è preferibile utilizzare un solare che abbia anche un filtro per luce blu.”

In presenza di nei è consigliabile usare una protezione specifica o particolarmente alta a prescindere dalla carnagione? 

“Sì anche localizzata ai nevi più esposti, in modo da proteggere i nevi dal danno solare che può provocare una trasformazione verso forme displastiche o tumorali

Come riconoscere se un neo può essere potenzialmente pericoloso? 

“Un neo che cambia forma e/o colore dovrebbe preoccuparci ed andrebbe valutato immediatamente da uno specialista per eventuale asportazione ed esame istologico.”

È consigliabile una mappatura dei nei prima della stagione estiva?

“E’ sempre consigliabile una valutazione completa dei nevi prima di iniziare la fotoesposizione, soprattutto se non si è mai fatta prima.”

Presso il centro Recrea vi occupate con tecnologia Picoway Laser di rimozione tatuaggi. I nei che sono all’interno di una porzione tatuata vanno attenzionati e protetti allo stesso modo o sono schermati dall’inchiostro?

“I nevi presenti all’interno dei tatuaggi andrebbero valutati con attenzione maggiore in quanto pottrebbe essere complesso individuare eventuali trasformazioni iniziali in questi casi”.

Esistono trattamenti per poter attenuare gli effetti dell’invecchiamento cutaneo generato dall’esposizione solare? 

“L’invecchiamento cutaneo da fotoesposizione è provocato dalla cosiddetta “elastosi” cutanea, che può essere definita come la degenerazione progressiva di elastina e collagene che comporta la comparsa di rughe, soprattutto a livello del volto e del decolletè. Altri inestetismi derivanti dalla fotoesposizione sono le macchie solari e la comparsa di teleangectasie. Presso il centro Recrea abbiamo numerose armi per combattere i danni da fotoinvecchiamento che vanno dalla medicina estetica (filler e botox) alla laser terapia (luce macchie, laser vascolare, frazionale per rughe) fino alla chirurgia estetica del volto.

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